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Di che materiale sono le magliette dei calciatori?

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Intro

Il materiale delle maglie da calcio

Ma quando nascono le maglie da calcio?

Promosport: personalizza la tua maglia, gioca con la tua identità

Una maglia da calcio non è solo un capo d’abbigliamento: è un simbolo. Per ogni tifoso rappresenta una seconda pelle, un’identità, un’appartenenza profonda a una squadra e a una comunità.

Indossarla è un gesto quasi rituale, che unisce presente e memoria: dalla prima volta allo stadio alle partite improvvisate nei campetti di periferia, quando le porte “regolamentari” erano delimitate solo da due grandi sassi, fino al sogno — per molti — di scendere in campo, almeno una volta, da protagonisti. Come negli album delle figurine.

Le maglie sono il filo conduttore di un’emozione collettiva che attraversa generazioni e che, nel tempo, ha visto trasformarsi colori, design e materiali.

Il materiale delle maglie da calcio

Oggi le maglie dei calciatori sono frutto di una ricerca avanzata nel campo dei tessuti, con l’obiettivo di massimizzare le performance in ogni condizione di gioco. Le magliette moderne sono realizzate quasi esclusivamente in fibre sintetiche, in particolare poliestere tecnico, spesso trattato con tecnologie traspiranti come il Dri-FIT (Nike), Climalite o Aeroready (Adidas), oppure DryCell (Puma).

Questi materiali presentano caratteristiche come:

  • leggerezza, per non ostacolare i movimenti;
  • elasticità, per adattarsi alla muscolatura in tensione;
  • traspirabilità, per favorire l’evaporazione del sudore;
  • asciugatura rapida, per mantenere il corpo asciutto;
  • resistenza allo strappo, per sopportare contatti e contrasti.

Alcuni modelli di fascia alta incorporano anche microfori o pannelli in mesh nelle zone critiche (ascelle, schiena, fianchi) per favorire la ventilazione. La vestibilità è solitamente slim fit, per evitare che l’avversario possa “aggrapparsi” alla maglia nei contrasti.

Ma quando nascono le maglie da calcio?

Le prime maglie da calcio risalgono alla seconda metà dell’Ottocento, in Inghilterra, quando le squadre iniziarono a differenziarsi cromaticamente per esigenze pratiche: uno dei primi club a indossare una divisa ufficiale è stato il Notts County, fondato nel 1862. All’epoca erano realizzate in lana o cotone pesante, più simili a una camicia che a un capo tecnico e le strisce verticali erano un sistema per rendere visibile la squadra anche da lontano.

Fino agli anni ‘70, molte maglie erano senza sponsor, e la numerazione era l’unico elemento distintivo. Agli anni ‘80 risalgono, invece, i primi “esperimenti” con materiali sintetici, anche se è solo dagli anni 2000 che il design e la tecnologia diventano parte integrante del prodotto. Una trasformazione lenta, ma dal risultato radicale: da semplice simbolo a strumento altamente funzionale, capace di migliorare le prestazioni.

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